| Milan formato campionato,Bloccato anche dal Parma
Dopo la fantastica esibizione in Champions, ecco il terzo pareggio consecutivo in serie A contro gli spumeggianti emiliani che sfiorano addirittura la vittoria. A San Siro finisce 1-1, gol di Seedorf e Pisanu
Nulla di nuovo sul fronte campionato. Il Milan conferma che da un orecchio non ci sente, infilando il terzo pareggio consecutivo, questa volta a opera del Parma. Sembra incredibile, dopo la scintillante esibizione contro il Benfica. Leggendo l'1-1 finale, ne deduci che al Milan mancano le forze necessarie per reggere su entrambi i fronti. Niente male i ragazzi di Di Carlo; giocano a testa alta, subiscono il gol di Seedorf, ma non si perdono d'animo, agguantando il pari con Pisanu e sfiorando addirittura la vittoria.
ANCORA PIPPO - Che non ci sia Gilardino dal primo minuto non fa scalpore, ma dopo cinque giorni di accorata attenzione nei confronti dell'attaccante, considerato il futuro del Milan, la sua assenza sottolinea il suo momento no. Soprattutto perché in campo c'è Filippo Inzaghi. E' il Milan che piace di più a Carlo Ancelotti quello schierato contro il Parma. Due sole le variazioni: Bonera centrale difensivo al posto di Kaladze e Brocchi sulla fascia destra di Gattuso, non convocato. Ma basta e avanza la presenza in campo di Pirlo e Kakà, mente e fantasia; ispiratori senza eguali. Sorprende il Parma. Mimmo Di Carlo, infatti, schiera il suo consolidato 4-3-3, con Reginaldo, Corradi e Pisanu nel tridente d'attacco. In porta c'è Pavarini, mentre in difesa Zenoni viene preferito a Coly.
DUE FACCE - Bello in Champions, scostante in campionato. E' il leit-motiv che accompagna il Milan. La conferma viene anche dal primo tempo dei rossoneri, perché un diligente Parma non permette alla squadra di Ancelotti di esprimersi al meglio. Sia ben chiaro, è un Milan molto più incisivo rispetto a quello visto contro Fiorentina e Siena, ma sempre alle prese con problemi di manovra in cui i giallolblù ci mettono lo zampino. La squadra di Di Carlo ha i suoi pregi nella capacità di penetrare con velocità negli spazi rossoneri e non si lasciano pregare quando hanno sul piede la palla gol dopo inutili e velleitari tiri dalla distanza.
MARPIONI - Capita a Corradi, Reginaldo e Pisanu, abili a trovare soluzioni quando il Milan è sbilanciato. Ambrosini e compagni, a differnza di altre occasioni, non perdono la testa e quando finalmente decidono di elaborare di meno la manovra per il Parma è notte fonda. Soprattutto quando il genio prevale. Streptioso, per esempio, lo scambio fra Ambrosini e Seedorf che l'olandese traduce in assit per il biondo capitano, il cui tiro va fuori di poco. Ma è Inzaghi la spina nel fianco. Scossa elettrica che si traduce in tiri al volo e un palo. Il suo zampino c'è sempre. Come al 44' in occasione del gol. Magia di Kakà, tiro al volo di Pippo, palla respinta da Pavarini. Morrone, nel tentativo di spazzare l'area va a sbattere su Seedorf che intuisce tutto e infila. Sfortunato Morrone perché subito dopo sbaglia il colpo vincente scivolando al momento del tiro.
I NUMERI DI PISANU - Il colpo da rapace di Seedorf rende la vita più facile al Milan. Il Parma non muta il suo atteggiamento temerario e se avesse un pizzico di cattiveria in più potrebbe anche fare male. Rivolgersi a Reginaldo che solo davanti a Dida sbaglia il più elementare degli stop che in pagella si tradurrebbe in un 4 netto. Coraggiosa però la squadra emiliana; spinge, sfrutta una certa superficalità del Milan a centrocampo, ma si perde al limite. Di Carlo corregge: fuori Cigarini per Parravicini e Dessena per Matteini. Due buone mosse che conferiscono più velocità e penetrazione alla squadra. Affiora la stanchezza del Milan e il Parma cerca di approfittarne. Ancelotti se ne accorge e tappa un buco: fuori Brocchi, dentro Emerson. Ma scricchiola anche la difesa tra i rossoneri. Il pareggio di Pisanu basta e avanza per sottolinearlo. Cosa fa Reginaldo sulla sinistra, abile a gabbare Nesta e servire in mezzo Pisanu che con una girata prepotente infila. E potrebbe arrivare anche il 2-1, ancora Pisanu, il cui tiro va a sbattere sul corpo di Jankulovski con Dida battuto.
FESTIVAL DEGLI ERRORI - Mossa della disperazione: fuori Seedorf, dentro Gilardino; Milan a due punte; non accadeva da una vita. Se aspetti però il guizzo degli attaccanti si fa notte. Kakà ci prova, ma sbaglia da due passi. E nel festival degli orrori ciccano un po' tutti: da Inzaghi a Corradi fino a Gilardino, stoppato con il gol in gola da Pavarini. Al 94'.
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