| PANUCCI, VI SPIEGO LA LITE CON SPALLETTI
Nella conferenza stampa odierna, Christian Panucci ha spiegato la presunta lite con Spalletti. Secondo alcune indiscrezioni e come confermato dal mister giallorosso i due avrebbero avuto un battibecco in occasione della gara casalinga con il Siena. "In realtà io l'avevo convocato - ha dichiarato il tecnico giallorosso alla vigilia di Manchester United-Roma-, poi il medico mi ha detto che Christian aveva lasciato Trigoria per il dolore alla schiena e ho dovuto depennarlo. Un litigio fra me e lui? C'è statro dopo la gara col Siena, ma poi è stato chiarito. Almeno per quanto riguarda me, non so per lui".
I PASSI PRINCIPALI DELLA CONFERENZA STAMPA:
Sveliamo il giallo con Spalletti, cosa è successo?
Me lo dovete dire voi. Voi avete montato un caso, quando è stata una normalissima discussione perchè quello che succede negli spogliatoi deve rimanere dentro. Dalla mia bocca non esce nulla, i panni io me li lavo in casa.
Stranamente questa lite è uscita fuori dopo due pareggi e una sconfitta. Ovunque succedono discussioni, soprattutto con il carattere mio e di Spalletti. Ma è tutto chiarito e finito.
La mancata convocazione contro il Manchester?
Prima di Firenze mi è stato chiesto dallo staff medico, vuoi venire a Firenze? Io ho detto se prendo un aulin sì e sono stato convocato.
Prima di Manchester non stavo bene fisicamente e in base a quello che io ho detto al dottore, Spalletti ha deciso non convocarmi. Per Manchester non mi hanno convocato in base a quello che ho detto io al medico, io parlo con il medico che poi riferisce al mister.
Il problema è che a Manchester Spalletti ha detto io sono andato dal medico che mi ha detto di non convocarlo, io volevo parlare con lui ma lui non c'era....
Mi poteva chiamare...I titoloni che avete fatto non erano però inerenti a quello che è successo.
Ti sei fatto male in Nazionale?
Il fatto che non stavo bene è vero, ma avevo tanta voglia di giocare in Nazionale. Poi ho sentito dei dolori e ne ho parlato. Ho preso Aulin e Voltaren, mai fatto infiltrazioni. Manco Rambo si fa sei infiltrazioni. Io lo rifarei sia per la Roma, sia per la Nazionale. Sono così di carattere, non c'entra niente la Roma o la Nazionale e l'infortunio mi può capitare anche con la Roma. La mia stima verso Spalletti c'è sempre, così come la sua. C'è stata una discussione normale, nessun caso, nessunissimo problema. Ed è molto difficile che io vado via da Roma e sono sicuro che chiuderò qui la carriera.
La Roma?
E' un gruppo forte e competitivo e faremo bene.
Hai parlato con il mister?
Parliamo sempre, non c'è nessun caso, solo una discussione che è stata ingrandita anche perchè io ho giocato con l'Inter. Forse c'è stata poca chiarezza.
Nata a fine partita con il Siena? Lo dice lui (il mister ndr), io non lo dico. Io non voglio dire la mia versione. Le cose mie me le tengo per me.
A 34 anni continueresti a giocare ovunque?
Ho sempre dato la mia disponibilità per qualsiasi ruolo e continuerò a farlo.
Temi concorrenze nel tuo ruolo con l'arrivo di Cicinho?
Mi auguro solo che loro diano un contributo, io non mi sono mai preoccupato di chi è arrivato. E se arriva uno che possa farmi riposare, io sono uno dei primi ad aiutarlo. Non ho mai fatto la guerra a nessuno e mai la farò. Cassetti, che gioca nel mio stesso ruolo, è uno dei miei migliori amici.
In questo periodo c'è chi ha addirittura paventato un tuo passaggio alla Juve...
Addirittura...Le mie parole lo dimostrano, state tranquilli io a gennaio sarò qui. Come Capello?Ci tengo troppo alla Roma.
Scudetto?
Non parlo, non faccio proclami, preferisco farlo sul campo. Non dovevamo esultare troppo prima o deprimerci troppo ora. Siamo più competitivi dello scorso anno, ma pronunciare la parola scudetto non mi piace.
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