Ibra-Kakà, il gol è cosa loro, Il nerazzurro è a quota 14, il rossonero a 15: nessuno ha fatto meglio quest’anno

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aletuve
view post Posted on 24/12/2007, 15:09




MILANO - Kakà ha segnato 15 gol, timbrando con una spaventosa regolarità tutte le competizioni in cui ha giocato dall’inizio della stagione a oggi: 7 reti in campionato, 2 in Champions League, 1 in Supercoppa d’Europa, 1 al Mondiale per club e 4 in nazionale. Ibrahimovic ne ha segnati uno di meno: 9 in campionato e 5 in Champions League, nel suo carniere mancano i gol in Supercoppa Italia e in nazionale, dove non va a segno da più di due anni. Sono loro i supercannonieri della graduatoria che pubblichiamo sul sito del nostro giornale. Kakà è al primo posto, Ibra al secondo. E oggi, nel derby, mettono in palio anche questo fantastico primato.
I PREMI - Non ci vuole un grande sforzo di fantasia per immaginarli nel 2008 ( quando lo svedese avrà a disposizione anche l’Europeo di Svizzeraustria e il brasiliano l’Olimpiade di Pechino) in cima a ogni classifica. Nel 2007, Kakà ha fatto incetta di premi, ma il prossimo sarà l’anno in cui Ibra può rubargli la scena. Mancini dice che potrebbero essere loro a risolvere il derby. «Sono i giocatori di maggior classe di Inter e Milan e sono in grado di decidere l’orientamento della gara, anche se penso che nessuno dei due, in una partita come questa, possa esagerare».

Ancelotti concorda. «Kakà e Ibrahimovic fanno la differenza. Sono decisivi » . Straordinariamente
decisivi.
IL FASCINO - Preferire l’uno all’altro è solo una questione di gusti. Entrambi appartengono alla casta dei talenti, dei più grandi talenti, e soprattutto alla stessa epoca calcistica. Non sono legati a nessuna tradizione e forse, per il loro modo di pensare il calcio, non saranno mai tradizione. Non hanno un ruolo definito, tanto meno una posizione in campo. Il loro ruolo è la fantasia, la posizione è ovunque. Non hanno legami e nè Mancini, nè Ancelotti li vincolano a un disegno tattico. Spetta a loro disegnare.
Kakà è un 10 per modo di dire, semmai è un 10+, fa più gol che assist ( quindici reti da agosto ad oggi sono un’infinità). Quando parte cerca la porta, non il compagno. Anche Ibrahimovic è un 9 per modo di dire, meglio un 9 e mezzo. Non aveva mai segnato tanto come in questi primi due anni all’Inter, forse perchè ha trovato l’allenatore giusto nel momento giusto della sua carriera. Mancini proietta se stesso su Zlatan, non si rivede soltanto nelle gesta del suo fenomeno, ma soprattutto negli errori, negli abusi e negli eccessi. Quando sostiene che Ibra segna quando lo vuole lui, è come se parlasse di se stesso, di una grandezza racchiusa in confini stretti che ora lo svedese può dilatare. Vede in Ibra la sua prosecuzione, come un film che riprende con l’atto secondo.
LE QUALITA’ - Il cambio di passo di Kakà è un’umiliazione per gli avversari. Dopo uno scatto di 30 metri con la palla al piede, lui si ferma; tu, arrancando, sei riuscito a controllarlo e allora pensi che sia ormai stanco, che cerchi un compagno cui appoggiare la palla. In quel momento sei spacciato. Perchè Kakà non si ferma, semmai si sofferma, e poi accelera, ma a una velocità pazzesca e con un tocco di palla cui nessuno può resistere. Ultimo esempio, il gol al Boca Juniors.
Kakà esalta la classe con lo spazio, Ibrahimovic con il tempo. Non farà mai 50 metri con la palla al piede per segnare un gol. Non ne ha bisogno. A lui bastano 50 centimetri per mettere a frutto il proprio genio. Accarezzando il pallone, stordisce l’avversario, che quando va a marcarlo, faccia a faccia, è già angosciato. Lo svedese fa tutto con la palla fra i piedi: l’elastico, il doppio passo, il sombrero, il tunnel, ha una varietà infinita di colpi di genio. Ne abusa, è vero, ma anche per questo chi ama il calcio ama Ibra.

www.corrieredellosport.it
 
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~D e l s a.
view post Posted on 27/5/2008, 22:37




Ibra rulla..
 
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1 replies since 24/12/2007, 15:09   174 views
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